Userà componenti meno pregiati.
La crisi economica non avrà risparmiato il CES, ma non fa sconti neppure
ad Apple: ecco allora il primo iPhone low cost in arrivo entro la fine
dell’anno. Costerà meno perché utilizzerà pezzi meno pregiati, ma è davvero
questa la strada del successo?
"Apple vuole ispirarsi a Samsung, che offre tanti modelli per tutte
le tasche"
Più crisi per tutti - C’è la crisi economica, il CES è ormai in declino e
perfino Apple, che negli ultimi anni ha macinato un record dopo l’altro in
Borsa, ha registrato una leggera flessione. Non è mica una novità che il mondo
dell’hi-tech stia attraversando una fase di transizione: l’attenzione si sta
spostando dall’hardware al software e ora alle aziende interessa vendere
servizi piuttosto che beni materiali. Non stupisce, quindi, che a Cupertino abbiano
pensato di rilanciarsi presentando una nuova versione del melafonino, meno
raffinata ma decisamente più economica.
Apple in flessione - Negli ultimi giorni, si è spesso parlato di Apple in
termini tutt’altro che positivi: l’azienda guidata da Cook è stata in primo
luogo una delle grandi assenze dell’edizione 2013 del CES, poi è balzata agli
onori della cronaca per una presunta evasione fiscale di decine di miliardi di
dollari. Sappiamo bene tutti quanto siano volubili gli investitori, pertanto si
è resa necessaria una rapida contromossa per risollevare le sorti finanziarie
delle azioni della mela morsicata.
Un melafonino low cost - Manca ancora l’ufficialità, ma le fonti da cui
sono trapelate queste indiscrezioni sono tra le più attendibili in
circolazione, quindi vanno prese con una certa serietà. Apple, secondo un
giornalista del Wall Street Journal, starebbe lavorando a un iPhone low cost da
lanciare sul mercato entro la fine del 2013, mentre un analista del celebre
sito Bloomberg ha aggiunto che il prezzo del dispositivo potrebbe addirittura
attestarsi tra i 100 e i 150 dollari, una cifra che diventerebbe davvero irresistibile
per il grande pubblico.
Dedicato ai mercati emergenti - Il prodotto in questione non sarebbe
pensato tanto per il mercato statunitense, dove l’iPhone 5 viene già venduto
alla modica cifra di 199 dollari, grazie ai contributi delle compagnie
telefoniche che lo propongono con ghiotti contratti biennali, quanto piuttosto
per quelli emergenti - come quello italiano - dove un’unità può arrivare a
costare oltre 700 euro. Ma come sarà questo melafonino alla portata di tutti?
Pezzi e materiali più poveri - Non c’è nulla di certo - neppure la sua
realizzazione perché, come hanno precisato entrambe le fonti, Apple starebbe
ancora valutando la fattibilità del progetto - eppure è evidente che una
riduzione dei costi implica necessariamente una riduzione delle spese. Spazio,
quindi, a materiali meno pregiati dell’alluminio dell’attuale iPhone 5 e largo
anche al recupero di componenti più datati, ereditati dai modelli precedenti: è
ipotizzabile, perciò, uno smartphone con display da 3,5 pollici, scocca in
policarbonato e connessione 3G di vecchio stampo, ma potrebbe esserci qualche
sorpresa.
Non svilire il marchio - Ti stai domandando perché Apple stia ancora
valutando questo progetto così interessante per noi potenziali clienti?
Semplice, il mercato hi-tech è più complicato di quanto crediamo e questo a
Cupertino lo sanno bene. Il lancio di un eventuale iPhone low cost potrebbe
sortire un duplice effetto e a una mole di vendite decisamente superiore alla
media potrebbe non corrispondere un adeguato tornaconto: un prodotto di questo
tipo rischierebbe, infatti, di svilire il valore del marchio e di intaccare la
presunta “invulnerabilità” della casa della mela morsicata.
Il modello Samsung - Per contro, non dobbiamo mai dimenticare che la
rivale più agguerrita di Apple - quella Samsung che proprio in questi giorni ha
annunciato un fatturato da record ai suoi investitori - ha fatto della
diversificazione dell’offerta il suo punto di forza, proponendo una pletora di
dispositivi per ogni esigenza e ogni tasca. È questo il modello a cui vorrebbe
ispirarsi Tim Cook? Siamo piuttosto scettici in merito, visto che l’azienda
negli ultimi anni ha puntato con decisione sulla convergenza di tecnologie e
piattaforme.
Una mela tira l'altra - L’unico vero motivo che potrebbe spingere Apple a
proseguire lungo la strada del low cost è la possibilità di attrarre nel suo
mondo “elitario” tanti nuovi utenti, che prima non avrebbero mai potuto
permettersi un iPhone e questo potrebbe incrementare le vendite degli altri
dispositivi a essi collegati: Apple TV, MacBook, AirPort e quant’altro. A
questo punto, non ci resta che aspettare l’autunno per scoprire cosa deciderà
di fare Cook e, nel frattempo, potremo ingannare l’attesa con la quinta
generazione dell’iPad e, magari, con il primo iMac retina, ovviamente a cifre
tutt’altro che popolari.