sabato 19 maggio 2012

Le Mie Scarpe






Beautiful Shoes.!!!

Eppur si muove: illusioni ottiche in movimento

Non c’è trucco, non c’è inganno: le immagini di questa fotogallery psichedelica sono tutte rigorosamente immobili. Eppure osservatele bene... si muovono, o meglio, sembra che si muovano! Ma com’è possibile? Cosa inganna occhio e cervello creando ciò che in realtà non esiste? È la magia dell’op-art o optical art, l’arte ottica: sfrutta i meccanismi che regolano il funzionamento della vista per ingannarla, facendo apparire ciò che in realtà non è.


                                         I raggi di MacKaydi
Questa illusione ottica è stata creata nel 1957 dal neuroscienziato Donald MacKay del King’s College di Londra. Concentrando lo sguardo sul centro dell’immagine si ha la sensazione di un movimento nelle zone più esterne dello schema. Secondo uno studio condotto dal Barrow Neurological Institute dell’Arizona, l'illusione del movimento è creata da micromovimenti oculari chiamati microsaccadi che hanno luogo durante l’osservazione dell’immagine: l’occhio umano ne compie fino a 500 al secondo.








Il mistero di Enigma

Questa illustrazione è stata creata nel 1981 dall’artista Isia Leviant: osservandola si ha l’illusione che migliaia di minuscole particelle, appena visibili, si muovano sui cerchi concentrici. Secondo i compiuti dall'occhio durante l'osservazione, generano piccoli spostamenti geometrici nelle porzioni periferiche dell’immagine: le differenze di colore e di contrasto provocate da queste micro distorsioni produrrebbero l’effetto movimento, un po’ come accade nelle luci di Natale, che si accendono e si spengono dando l’illusione di uno spostamento (immagine © Jorge Otero-Millan ).






                                          Giramento di spirali

Attenzione a non rimanere ipnotizzati da questa immagine: è una versione "potenziata" di Enigma (vedi foto precedente) realizzata da Akiyoshi Kitaoka, visioscienziato (come egli stesso si definisce) della Ritsumeikan University di Kyoto (Giappone). Secondo Bevil Conway dell’Harward medical School, le coppie di stimoli provenienti dai diversi contrasti di colore ingannano la corteccia cerebrale inviandole segnali simili a quelli prodotti dal movimento. Questo spiegherebbe quindi l’effetto prodotto da queste particolari immagini (immagine © Akiyoshi Kitaoka)..




Tu mi fai girar...


L’effetto movimento si amplifica se si prova a muovere la testa avanti e indietro mentre si osserva l’immagine. Questi effetti scompaiono se l’immagine viene guardata attraverso la pupilla artificiale, uno strumento che impedisce gli accomodamenti dell’occhio: questo dimostrerebbe che i micromovimenti generati dall’op art sono frutto proprio di questo fenomeno. E per scoprire tutti i segreti delle illusioni ottiche non perdere lo speciale "Viaggio nelle illusioni ottiche".(© immagine Nick Wade).





L'arte del movimento

Bridget Riley è una delle principali esponenti dell’op-art, abilissima nello sfruttare artisticamente i micromovimenti dell’occhio. Secondo Susana Martinez-Conde, ricercatrice presso il Barrow Neurological Institue, l’illusione potrebbe essere spiegata anche dal fenomeno di accomodamento dell’occhio, cioè la capacità di mettere a fuoco un oggetto osservato. Le variazioni di accomodamento potrebbero essere una concausa dell’effetto di movimento generato da queste immagini. (immagine © Bridget Riley)






Illusione? Sì, no, forse


Ci sono alcune illusioni ottiche che però non scompaiono nemmeno osservando l’immagine attraverso la pupilla artificiale: una di queste è l’illusione di Pinna, il cui effetto movimento si può osservare avvicinando e allontanando la testa dallo schermo. Quando compiamo questo gesto, che sposta fisicamente l’immagine sulla nostra retina, interviene il cervello che analizza lo spostamento e ce lo fa percepire come nostro e non dell’oggetto. Questo sistema di compensazione interviene sull’immagine nel suo complesso e non sui singoli elementi che la compongono: l’illusione sarebbe allora una sorta di "residuo" di questi movimenti (in pratica una scia) che il cervello non riesce a cancellare e che sono così visibili grazie alla differenza di orientamento tra gli elementi grafici interni ed esterni allo schema.





Quadriamo il cerchio

Provate a muovere la testa avanti e indietro mentre osservate questa illusione creata dall’artista Hajime Ouchi: il cerchio e il suo sfondo sembrano spostarsi indipendentemente l’uno dall’altro. Cerchi un modo semplice e divertente per creare illusioni ottiche fai-da-te?






Neurone contro neurone

In questa illusione sviluppata da Simone Gori dell’Università di Trieste e formata da elementi molto semplici (solo linee),  si "vedono" due rotazioni in senso opposto nello stesso momento. L'effetto sembra nascere dal conflitto percettivo che si viene a creare tra due diversi tipi di neuroni presenti nella corteccia visuale primaria: la sensazione di  movimento è in pratica la “media ponderata” della visione dell’immagine proposta dalle due diverse tipologie di cellule. Altri scienziati danno invece spiegazioni diverse.






Rotoserpentone

L’op-art sfrutta accostamenti di forme e colori per ingannare occhio e cervello e dare vita a immagini davvero spettacolari e ipnotiche. Per realizzare opere di questo tipo occorre conoscere con precisione la fisiologia dell’occhio e i meccanismi cerebrali che regolano la visione: molti artisti che ci cimentano in questo campo sono ricercatori e neuroscienziati, come lo stesso Akiyoshi Kitaoka, autore di questa straordinaria illusione e professore presso il dipartimento di psicologia della Ritsumeikan University di Kyoto. Ma anche la Natura crea le sue illusioni ottiche... per scoprirne una vecchia di oltre 2000 anni.







La guerra dei cervelli


Secondo John Pettigrew, neuroscienziato dell’Università del Queensland a Brisbane, in Australia, le illusioni ottiche sono frutto di una lotta tra i due emisferi del cervello. Per verificare questo fenomeno ha sottoposto i singoli emisferi di diversi volontari ai trattamenti più disparati: acqua gelida in un orecchio, campi magnetici, barzellette che li hanno fatti ridere a crepapelle. E ha scoperto che quando una parte del cervello è bloccata, l'altra riesce a imporre la sua immagine, anche se quello che vedono gli occhi è del tutto differente. La conclusione è quindi che... vediamo con il cervello.





iPhone, iOS 6 e la rivoluzione annunciata


Appuntamento tra un mese a San Francisco per la presentazione di iOS 6.


Countdown - Ci siamo. Poco meno di un mese e Apple riscriverà nuovamente i desideri di milioni di persone con il lancio di iOS 6, che diventerà il nuovo sistema operativo per tutti i device del colosso di Cupertino. A giudicare dai rumor ci saranno alcune grosse novità che rivoluzioneranno il modo di interagire con il proprio iPhone e iPad, e che li renderanno più simili a un dispositivo dall'aspetto futuristico e dalle funzioni sempre più social. Cerchiamo di capire allora cosa è realistico aspettarsi, in attesa del WWDC 2012, la conferenza dedicata agli sviluppatori della mela che si terrà a San Francisco dal 11 al 15 giugno, e che sarà anche l’occasione per annunciare iOS 6.

Mappe 3D - Il sistema di localizzazione e ricerca strade potrebbe essere sostituito da un'applicazione sviluppata direttamente da Apple, che manderebbe in pensione la tradizionale visualizzazione delle mappe offerta da Google. Sembra, infatti, che ci sarà la possibilità di esplorare la strada che stiamo cercando in un'anteprima 3D, in grado di offrirci una visuale tridimensionale del punto in cui ci troviamo e delle vie e dei palazzi che ci circondano. La modalità 3D non partirà in default, ma andrà richiamata manualmente una volta avviata l’applicazione.

Sempre più social - Apple, inoltre, secondo il Wall Street Journal, sarebbe al lavoro su un corposo aggiornamento di iCloud. Il sistema che permette la sincronizzazione automatica di dati, contatti, immagini e brani musicali tra i vari dispositivi, includerà nuove feature per condividere raccolte di foto con altri utenti del servizio e di commentarle. Photostream, al momento, consente solo di sincronizzare i propri scatti con altri dispositivi Apple tramite iCloud, ma non di darle in pasto agli amici.

Rivoluzione touch - Si tratta delle indiscrezioni più interessanti che, come da copione, non trovano conferma da fonti Apple. La prima riguarda il display che potrebbe rendere ancora più tattile l'esperienza del touchscreen. Apple, in pratica, potrebbe inserire - tra lo schermo e la superficie esterna - degli elementi vibranti in grado di spostarsi in diverse direzioni in base al gesto compiuto dall’utente. Risultato? Lo schermo “segue” i movimenti delle nostre dita, restituendo la sensazione di un pulsante fisico. A proposito di schermo: quello attuale - di vetro e soggetto a rottura in caso di impatti frontali - potrebbe essere sostituito da display OLED flessibile di ultima generazione.

Verso l' iPhone 5 - Il rilascio di iOS 6, oltre che per il display e le mappe, porterà novità anche per l'assistente vocale Siri che finalmente parlerà e capirà anche l’italiano, e per il nuovo iPad. C'è attesa, inoltre, per una versione di iTunes e per la presentazione, sempre a San Francisco, dei nuovi iMac e MacBook Pro. Per quanto riguarda invece l'iPhone 5, bisognerà aspettare ancora. Apple ha già acquistato il relativo dominio internet e, notizia dell'ultim’ora, il nuovo melafonino avrà uno schermo a 4 pollici, più grande (di mezzo pollice) rispetto all’attuale. L’azienda di Cupertino ha iniziato già a ordinare i nuovi schermi, in risposta a Samsung che, all'inizio del mese, ha presentato il suo Galaxy S III, nuovo top di gamma, con uno schermo touch screen da 4,8 pollici e un processore più veloce.












Audi e-bike Wörthersee




Audi presenta la e-bike Wörthersee, un prototipo di bicicletta sportiva che combina la trazione elettrica e la potenza muscolare, prendendo il nome dalla località in cui è stata presentata. Wolfgang Egger, Responsabile del Design Audi commenta "Come bicicletta ad alte prestazioni, la e-bike incorpora tutte le competenze del Marchio in fatto di design, costruzione leggera, trazione elettrica e-tron e connettività". La e-bike non appartiene a nessuna categoria definita: non è una semplice bicicletta a pedalata assistita, né una bici sportiva tradizionale. È un mezzo pensato da Audi per lo sport, il divertimento e le acrobazie. Le ruote da 26" realizzate in CFRP (plastiche rinforzate con fibre di carbonio) pesano solo 600 grammi ciascuna e sfoggiano un innovativo disegno con ampie razze dalla struttura a lamella. Il telaio pesa soltanto 1,6 kg e sfrutta principi di bionica, ripresi dal mondo animale. I rinforzi al materiale, infatti, sono presenti soltanto nelle zone sottoposte a maggior carico. Anche il forcellone è realizzato in CFRP dimostrando tutta la competenza del Marchio nella costruzione leggera. La ruota posteriore è mossa da una classica catena, mentre il motore elettrico a magnete sincrono permanente è collocato nel punto più basso del telaio e muove direttamente la corona centrale. La coppia massima raggiunge i 250 Nm, il picco massimo del motore elettrico è di 2.3 kW, un record tra le biciclette elettriche. Escludendo la batteria, la e-bike pesa solo 21 kg, equivalenti a 9 kg per kW o 7 kg per CV, altro valore di assoluto riferimento. La batteria agli ioni di litio è collocata nel telaio, pesa 5 kg e opera a 48 V. La capacità è di 530 Wh e può essere completamente ricaricata da una presa a 230 V in due ore e mezzo. Il ciclista può scegliere tra 5 programmi, tra supporto della pedalata e movimento esclusivamente elettrico. La Audi e-bike Wörthersee monta un cambio a nove velocità attuato idraulicamente, dal funzionamento sequenziale simile al R tronic montato sulla R8. Il display mostra la velocità, la distanza coperta, lo stato di carica della batteria, il consumo energetico e l’inclinazione raggiunta, momento dopo momento. L’eventuale smartphone del ciclista dialoga con il computer di bordo attraverso una rete WLAN, la cui antenna è integrata nel cablaggio del freno anteriore. Per poter guidare la e-bike bisogna prima sbloccare l’immobilizer sempre attraverso il telefono.






venerdì 18 maggio 2012

Calcioscommesse, il pentito: "Conte sapeva"


L'allenatore della Juventus, allora al Siena, secondo Filippo Carobbio, sapeva di almeno due risultati "aggiustati"





L'allenatore della Juventus Antonio Conte, mentre era allenatore del Siena, sapeva di almeno due risultati "aggiustati". Secondo Filippo Carobbio, uno dei giocatori "pentiti", fu proprio il mister bianconero a comunicare a tutti i giocatori di "stare tranquilli" perché il risultato con il Novara sarebbe stato di parità. Nel mirino anche l'ultima di campionato di serie B 2010-2011: il Siena perse con l'Albinoleffe che riuscì a salvarsi.
Come racconta il Corriere della Sera, secondo Carobbio, allora in forze al Siena, durante la riunione tecnica in occasione del match con il Novara finita 2-2, sarebbe emerso in modo evidente che Conte era informato della combine.
"Conte ci disse di stare tranquilli"
Così Carobbio racconta agli inquirenti: "In Novara-Siena del 3/4/2011 ci fu un accordo per far finire la gara in parità, in effetti ne parlammo anche durante la riunione tecnica e quindi eravamo tutti consapevoli del risultato concordato, soprattutto al fine di comportarsi di conseguenza durante la gara. Lo stesso allenatore, Antonio Conte, ci rappresentò che potevamo stare tranquilli in quanto avevamo raggiunto l'accordo con il Novara per il pareggio".
Contro Conte solo Carobbio
Il racconto di Carobbio risale al 29 febbraio, di fronte alla Procura federale: secondo quanto emerso, l'attuale allenatore della Juve inoltre non solo  sarebbe stato informato del risultato deciso a tavolino della partita con il Novara, ma anche di quello con l'Albinoleffe. Al momento però le parole di Carobbio non hanno trovato conferma in nessun altro giocatore del Siena presente quel giorno.
Cosa rischia Antonio Conte
Se l'accusa venisse confermata e fosse provato che Conte sapeva, l'allenatore rischierebbe almeno un anno di squalifica per omessa denuncia e fino a tre, nel caso fosse accertato non solo che sapeva, ma che avrebbe anche partecipato alla combine. Non ci sarebbero invece gli estremi per un reato penale: stando al racconto di Carobbio, infatti non avrebbero girato né soldi, né scommesse clandestine.
E Bravo Parrucchino.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!




martedì 8 maggio 2012

Milan, la sede diventa bianconera


In via Turati sbuca bandiera della Juve




Conquistato lo scudetto, è tempo di celebrazioni ma anche - e soprattutto - di sfottò. La festa della Juve è cominciata a Trieste e proseguirà almeno fino alla partita con l'Atalanta. Intanto, mentre sul web si fa la gara per la presa in giro più divertente, dalle finestre del palazzo dove si trova la sede del Milan è spuntata una maxi bandiera bianconera. Lo smacco più grande, un sacrilegio per i tifosi rossoneri che, pare, si stiano mobilitando per rispondere ai rivali.

Ahahahahahahahah.!!!!!!!!!!!!!!

lunedì 7 maggio 2012

venerdì 4 maggio 2012

Samsung Galaxy S III sarà all’altezza dell’iPhone?


È stato presentato stasera a Londra e arriverà sul mercato a fine maggio.


Il Samsung Galaxy S III entra in scena. Londra, ore 20.00 circa. Si accende il maxi schermo accompagnato dall’orchestra filarmonica metropolitana e, Suzi Perry (conduttrice inglese) insieme a JK Shin (Responsabile Samsung Mobile), danno il via alle danze a ritmo di Android.

Finalmente è arrivato! - Inutile dilungarsi, tutti siamo curiosi di sapere cosa c’è di nuovo ed eccovi il suo identikit. Partiamo dal look: più sottile di quanto non lo sia il suo predecessore - 8,6 mm di tecnologia pura - più tondeggiante e affusolato, ma con dimensioni più grandi. Il sistema operativo è ovviamente Android 4.0 Ice Cream Sandwich, connettività rigorosamente 4G/LTE per chi ha già la fortuna di navigare su reti di ultima generazione. Non ancora noi italiani, purtroppo.

Sei grande, grande, grande - Abbiamo appena detto: “dimensioni più grandi” ed è d’obbligo ipotizzare che sia “a causa” dello schermo. E ovviamente sì! Il display è un Super Amoled HD da 4,8 pollici nel formato 16:9 e, continuando di questo passo serviranno tasche su misura per i prossimi modeli galattici di Samsung! Il Galaxy S 3, a proposito, sarà disponibile nelle versioni da 16 GB e 32 GB.

Fotocamere - Nessuna novità riguardo l’ottica: i soliti 8 Mpixel posteriori e 1.9 anteriori per videochat con funzioni di video recording. Ma qualche novità ci deve pur essere, giusto? E infatti ci sono tre nuove funzioni interessanti: ZeroLag  per immortalare i soggetti in movimento, Burst Shot, ovvero la possibilità di scattare 20 foto a raffica, e Best Photo, vale a dire il migliore tra otto scatti.

Funzionalità “degne di nota” - Ci sarebbe da scriverne a bizzeffe, ma ci limitiamo a quelle che secondo noi “faranno la differenza”. Innanzitutto l’opzione Smart Stay in grado di riconoscere le abitudini dell’utente e che modifica di conseguenza le impostazioni di sistema per compiacerlo. C’è poi S-Beam, che non è una stravagante arma da un supereroe, ma un’utilissima funzione per trasferire i dati da un Galaxy S III a un suo simile, anche in assenza di connessione internet. Ultima, ma non in ordine di importanza è la feature All Share Play che ti permetterà di condividere i contenuti multimediali archiviati nello smartphone sullo schermo della tua TV (ovviamente Samsung), e probabilmente solo a partire dai modelli più “smart”.

E allora? - Dite che siamo ai livelli dell’iPhone? Il Samsung Galaxy S II ha già collezionato il premio di “smartphone più venduto”, chissà se il fratellone eguaglierà il primato! Staremo a vedere…