Dal 19
gennaio scorso chiunque abbia tentato di accedere a Megavideo e Megaupload ha
visto aprirsi una pagina con il sigillo dell’Fbi. Come conseguenza
dell’oscuramento del sito, famoso per essere il principale fornitore di film e
telefilm gratis in streaming per utenti di tutto il mondo, altri portali
internet di file sharing hanno chiuso i battenti per timore dell’intervento
della autorità, primo tra tutti BTjunkie, il più longevo dei motori di ricerca
per BitTorrent. In altri siti di hosting come Videoweed, Filejungle, Movshare,
VideBB, invece, è sempre più difficile trovare link funzionanti. Tutto ciò ha
gettato letteralmente nello sconforto moltissimi utenti abituati a vedere film
e serie tv comodamente - e gratuitamente - sul proprio pc.
COME
MAI QUESTA DECISIONE DELLE AUTORITA' AMERICANE?
L’FBI
e il Dipartimento di Giustizia americano hanno oscurato il famoso sito in
seguito alle ormai famose proposte di legge SOPA e PIPA del Congresso
statunitense contro la pirateria on line, che hanno portato anche all’arresto
di Kim Schmitz, il milionario fondatore di Megavideo. Secondo quanto stimato
dalle autorità americane i danni dovuti al filesharing permesso dai siti del
gruppo di Schmitz ammonterebbero a circa 500 milioni di dollari. Una cifra enorme,
dunque, sottratta alle casse dei legittimi detentori dei diritti d’autore delle
opere in questione.
QUALI
SONO STATE LE REAZIONI?
Subito
dopo lo stop di Megavideo la protesta è montata su internet. Sui social
network, primo tra tutti Twitter, i commenti sono stati molteplici: la
maggioranza degli utenti non ha gradito il provvedimento e ha accusato gli
Stati Uniti di oscurantismo. Sicuramente tutti coloro che erano abituati a
vedere film appena usciti o storiche serie tv attingendo all’inesauribile fonte
della rete ora dovranno attrezzarsi in modo diverso. Nel frattempo molti utenti
delle community hanno iniziato a consultarsi per trovare possibili alternative.
Di sicuro la controffensiva più efficace è stata quella del gruppo di hacker
Anonymous che in poche ore ha oscurato diversi siti internet del governo
americano.
QUALI
SONO LE ALTERNATIVE A MEGAVIDEO?
Molti
utenti rimasti orfani di Megavideo si sono rifugiati nella più tradizionale
pratica di scaricare file. I canali principali rimangono i torrent o i Peer To
Peer. Alcuni siti resistono ancora strenuamente all’ondata di oscuramenti. Tra
quelli che sembrano essere ancora funzionanti ci sono Torrentz, Kickass
Torrents, isoHunt, ExtraTorrents, Demonoid, BitSnoop, 1337X, e EZTV. Da non
dimenticare, inoltre, il conosciutissimo Emule, re dei P2P, che, sfruttando il
momento, ha annunciato per il 2012 un nuovo aggiornamento che permetterà
download 10 volte più rapidi. Il file sharing e tutte le pratiche ad esso
assimilabili che consentono di fruire gratuitamente di contenuti protetti da
copyright, però, rimangono illegali praticamente in tutto il mondo e le
autorità dovranno presto trovare una soluzione che tenga conto del diritto
d’autore ma anche dell’inarrestabile sviluppo della rete. Ovviamente il file
sharing rimane ancora illegale e dunque la pratica di scaricare materiale
protetto da copyright o di vedere video e film in internet.
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