Tra i protagonisti incontrastati del meteo di fine agosto, i temporali
estivi regalano uno spettacolo tanto affascinante quanto minaccioso. Una
carrellata di fulmini da pelle d'oca fotografati sulle torri, ponti e monumenti
e luoghi di interesse scientifico più famosi del mondo.
Dietro al ponte
Un lampo rischiara per un attimo il cielo nero sopra alla Baia di Sydney,
scagliandosi su un parafulmine sulla sommità di un grattacielo in lontananza.
Lo scatto è stato realizzato da una postazione privilegiata: in primo piano,
l'arcata illuminata del Sydney Harbour Bridge.
Lancio bagnato
Fulmini e saette sopra al Kennedy Space Center a Cape Canaveral (Florida)
poco prima del lancio dello Shuttle Endeavour, il 28 aprile 2011. La struttura
della Nasa si trova in uno degli stati più colpiti dai temporali: si stima che
in alcune aree della Florida cadano ogni anno più di 20 saette per chilometro
quadrato. Mai però come a Kifuka, un piccolo villaggio del Congo
"flagellato" da una media di 158 fulmini per chilometro quadrato.
New York, New York
Temporale estivo - con conseguente pioggia di fulmini - sui grattacieli di
Manhattan, New York. Si calcola che nel mondo cada un fulmine ogni 3 secondi.
La ragione per cui d'estate si rischia maggiormente di finire
"fulminati" è naturalmente la quantità di tempo trascorso all'aria
aperta. Lo sa bene Roy Sullivan, guradiaparchi della Virginia, che nella sua
vita è stato colpito dai fulmini per ben sette volte, uscendone sempre vivo (è
morto a 71 anni, per altre ragioni).
Lo scatto della vita
Restiamo nella Grande Mela, dove Jay Fine, un fotografo newyorkese di 58
anni, è riuscito a fotografare un fulmine nell'esatto istante in cui colpisce
la Statua della Libertà. Un sogno che coltivava da 4 decenni. Per catturare
l'attimo fuggente in cui il lampo si scaglia sulla fiaccola, Fine si è
sistemato davanti al fiume Hudson a Battery Park City, Manhattan, e ha scattato
ben 80 foto. Solo una è andata a segno.
Il bersaglio ideale
Quella in base alla quale un fulmine non colpisce mai due volte lo stesso
luogo è una leggenda metropolitana. L'Empire State Building, durante un
violento temporale nella notte del 12 aprile 2011, è stato colpito da tre lampi
di fila. Si dice che il palazzo newyorkese venga raggiunto in media da un
centinaio di fulmini all'anno.
Le gemelle di Kuala Lumpur
Al sesto posto nella classifica dei grattacieli più alti del mondo, le
Petronas Tower, a Kuala Lumpur (Malesia), rischiarate dalla luce improvvisa di
un fulmine, offrono uno spettacolo particolarmente suggestivo. La foto è stata
scattata da dietro una vetrata; guarda anche un breve video del lampo che si
scaglia sulle torri:
Energia sprecata
Un'immagine ancora più ravvicinata di una delle due Petronas Tower nella
capitale malese offre un'impressione ancora più immediata della potenza e della
forza distruttiva di un fulmine: in pochi centesimi di secondo un lampo scarica
una corrente che scalda l’aria circostante a temperature vicine ai 30.000° C!
Purtroppo però non è possibile utilizzare questa scarica per produrre energia,
scopri perché.
Scatto bagnato, scatto fortunato
Un mix di fortuna e intraprendenza è la ricetta necessaria per realizzare
foto come questa, che ritrae la Sears Tower a Chicago nel momento esatto in cui
finisce sotto "tiro". Jeff Minarik, autore dello scatto, stava
realizzando pose a lunga esposizione di 20 secondi quando un lampo si è imposto
come protagonista della foto.
Fulmini nel deserto
Tra i grattacieli finiti nel mirino delle saette non poteva mancare il
Burj Khalifa, il grattacielo più alto mai costruito (828 metri) che domina lo
skyline di Dubai. Immortalare un fulmine nella città degli Emirati non è così
semplice: le scarse piogge che si verificano tra dicembre e aprile fanno
registrare una piovosità media di 50-150 mm al massimo (contro i 799 mm in
media, per esempio, di Roma).
Direttamente sull'antenna
Un lampo sembra aver voluto attaccare direttamente l'antenna del Taipei
101, 509 metri d'altezza. La ragione per cui i fulmini sono uno spettacolo
tipicamente estivo risiede nel fatto che in inverno il Sole è troppo basso
sull'orizzonte e le giornate sono più corte; per questo motivo il suolo non si
scalda abbastanza e di conseguenza non si creano le condizioni di instabilità
atmosferica necessarie per il verificarsi di un temporale.
Pazienza premiata
«Questa foto è stata scattata durante una tempesta elettrica, senza
pioggia, l'ideale per chi vuole immortalare un fulmine. L'ho osservata per
un'ora mentre si spostava verso il mare, dietro ai grattacieli. Ho pensato che
sarei stato in grado di fotografare i lampi dietro al Q1 (una torre
residenziale situata a Gold Coast, Australia), così ho aspettato», racconta il
fotografo Michael Sydenham «la maggior parte degli scatti non è andata a buon
fine, ma poi è arrivato questo, il risultato di una singola esposizione, non
elaborato».
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