Il più completo atlante del cervello mai realizzato apre la strada a un
nuovo modo di studiare quest'organo. E dimostra che in fondo in fondo siamo
tutti uguali.
Gli oltre sette miliardi di cervelli attualmente attivi sul nostro pianeta
sono molto più simili tra loro di quanto ritenuto fino a oggi dagli scienziati.
E' una delle conclusioni alla quale sono giunti i ricercatori dell'Allen
Institute for Brain Science in uno studio recentemente concluso che ha portato
alla realizzazione della più completa mappa cerebrale mai realizzata fino ad
oggi: l'Allen of Human Brain Atlas.
Mappe, strade e geni
Ed Lien e i suoi colleghi hanno
analizzato 500 aree per ogni emisfero del cervello umano riuscendo ad
evidenziare oltre 100 milioni di espressioni genetiche. Dallo studio è emerso
che l'84% circa dei geni umani ha un' espressione in qualche area del nostro
cervello, con schemi che sono praticamente uguali da individuo a individuo.
«La ricerca dimostra la validità di
un'analisi globale delle espressioni genetiche cerebrali come strumento per
comprendere a fondo lo sviluppo del cervello e delle sue malattie» spiega Lein
dalle pagine di Nature dove è stato pubblicato lo studio. «Questi risultati
sono comunque solo una prima superficiale analisi dell'incredibile quantità di
dati che abbiamo accumulato. Ci attendiamo altre scoperte importanti nei
prossimi anni».
Una per tutte
Dallo studio sono emersi risultati
per certi versi curiosi. Le regioni vicine alla corteccia per esempio, sono più
simili tra un individuo e l'altro rispetto alle regioni più lontane: le
implicazioni di questa scoperta non sono ancora del tutto chiare, ma secondo
gli scienziati potrebbero aiutare a comprendere i modelli di sviluppo ed
evoluzione del cervello umano nel corso dei millenni. Queste diverse aree
inoltre, pur controllando funzioni diverse come la vista, l'udito, la capacità
di memorizzare e risolvere i problemi, sarebbero strutturalmente molto simili
tra loro. Ciò significa che basterebbe comprendere a fondo il funzionamento di
una di queste zone per avere la chiave d'accesso a tutte le altre.
L'emisfero destro e sinistro invece
non presentano una sostanziale differenza nella loro architettura molecolare.
Questo suggerirebbe che l'origine di alcune caratteristiche peculiari di ogni
individuo, per esempio il linguaggio, non sarebbero da ricercare nella
diversità delle strutture cerebrali, ma solo nella variazione e
personalizzazione di alcuni circuiti.
Verso una neurologia delle molecole
Lo studio ha inoltre fornito un
nuovo punto di vista sul funzionamento del cervello a livello molecolare, cioè
il livello al quale agiscono le malattie generative ma anche i farmaci che le
contrastano. Si è per esempio scoperto che le sinapsi non sono tutte uguali, ma
variano profondamente a seconda del gene che le ha attivate. «Le mutazioni
delle sinapsi sono
pesso legate a gravi malattie neurologiche» spiega Seth Grant, Professore
di Neuroscienze Molecolari all'Università di Edinburgo e coautore dello studio.
«Comprenderne l'origine sarebbe un grande passo in avanti nella messa a punto
di cure efficaci».
Lettura del pensiero: a che punto siamo?
Ingrasserai? Farai sesso? Te lo predice una risonanza.
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